Vision

Air

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni

Di cosa sono fatti i foulard, le sciarpe, gli scialli disegnati da Monica Sarti? Di intuizione, di passione, di sogni. Di tessuti reinterpretati, alleggeriti, destrutturati, colorati con fantasie e volumi reinventati su trame nobili come lino, seta, cashmere. Impalpabili come l’aria che respiriamo, leggeri, avvolgenti come la luce che inonda il giorno, sensuali come una carezza che ci sfiora. Tutto questo retroterra creativo si traduce oggi in un tema concreto di grande attualità: l’ecosostenibilità di tutte le fasi realizzative, i trattamenti naturali e non impattanti, la tracciabilità dell’intero processo a partire dalle rifinizioni. Per questo le nostre sciarpe sono tinte al naturale e molti capi sono finiti a mano. È così tutti i pezzi delle collezioni Faliero Sarti diventano oggetti unici come passioni, come sogni preziosi, per la creatività da cui nascono, per la responsabilità con cui vengono realizzati. Shakespeare nella Tempesta fa dire a un suo personaggio “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”, le creazioni Faliero Sarti sembrano dettate da questa visione.

Art

Togliere le frange e aggiungere poesia

Da cosa nascono i foulard, le sciarpe, gli scialli Faliero Sarti? Al centro della scena c’è l’eclettismo, la sensibilità di Monica Sarti, erede di un patrimonio di ricerca e creatività: l’azienda di tessuti che il nonno Faliero Sarti aveva creato nell’immediato dopoguerra e che divenne ben presto un punto di riferimento fondamentale del Made in Italy. In questo contesto una giovanissima Monica Sarti osserva, si incuriosisce, cresce. Rientrata dagli Stati Uniti nel 1988 dopo gli anni della formazione, Monica Sarti porta con sé le evocazioni delle avanguardie artistiche: dall’action painting all’espressionismo astratto, in cui partiture cromatiche si declinavano in imprevedibili texture. Da subito tutto questo si fonde con il retroterra di alto artigianato in cui era cresciuta. “Il reparto accessori in quegli anni era un comparto un po’ dimenticato. Decisi di dedicarmici sperimentando sulle fibre nobili per destrutturarle, alleggerirle, renderle più vissute. Tolsi le frange e aggiunsi poesia. Cominciai a vendere i primi foulard nel 2000”. Li comprarono i migliori negozi di Parigi e Milano. Tutto è cominciato così.

Eros

Qualcosa che ci avvolge come un abbraccio

Palpabile, leggero, intenso, rarefatto, evanescente. Per Monica Sarti la sciarpa non è più un accessorio, è un oggetto intimo che avvolge il collo come un abbraccio e che restituisce un senso di confortevole sensualità. La sciarpa è un’espressione corporea del nostro sentire, che racconta molto di noi. Si sceglie non solo per il colore o la materia di cui è fatta, ma anche per la sensibilità, i valori, le passioni che contiene. La sciarpa è un oggetto da aprire come un libro, di cui leggere le pagine, per cogliere subito le storie delle stampe, dei simboli dei messaggi che contiene. La sciarpa è un’immagine da guardare che coinvolge chi lo indossa, capace di trasmette emozioni in cui riconoscersi. “L’arte, internet, la strada aiutano a creare. L’arte rimane un punto di riferimento importante, è il nostro passato, la nostra storia. Internet è il presente che ha cambiato lo sguardo con cui vediamo il mondo. La strada invece sono i giovani, il futuro, quello che accadrà”. L’estetica di Monica Sarti nasce da una continua ricerca sotto il segno del desiderio, della passione.

Air

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni

Di cosa sono fatti i foulard, le sciarpe, gli scialli disegnati da Monica Sarti? Di intuizione, di passione, di sogni. Di tessuti reinterpretati, alleggeriti, destrutturati, colorati con fantasie e volumi reinventati su trame nobili come lino, seta, cashmere. Impalpabili come l’aria che respiriamo, leggeri, avvolgenti come la luce che inonda il giorno, sensuali come una carezza che ci sfiora. Tutto questo retroterra creativo si traduce oggi in un tema concreto di grande attualità: l’ecosostenibilità di tutte le fasi realizzative, i trattamenti naturali e non impattanti, la tracciabilità dell’intero processo a partire dalle rifinizioni. Per questo le nostre sciarpe sono tinte al naturale e molti capi sono finiti a mano. È così tutti i pezzi delle collezioni Faliero Sarti diventano oggetti unici come passioni, come sogni preziosi, per la creatività da cui nascono, per la responsabilità con cui vengono realizzati. Shakespeare nella Tempesta fa dire a un suo personaggio “siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”, le creazioni Faliero Sarti sembrano dettate da questa visione.

Eros

Qualcosa che ci avvolge come un abbraccio

Palpabile, leggero, intenso, rarefatto, evanescente. Per Monica Sarti la sciarpa non è più un accessorio, è un oggetto intimo che avvolge il collo come un abbraccio e che restituisce un senso di confortevole sensualità. La sciarpa è un’espressione corporea del nostro sentire, che racconta molto di noi. Si sceglie non solo per il colore o la materia di cui è fatta, ma anche per la sensibilità, i valori, le passioni che contiene. La sciarpa è un oggetto da aprire come un libro, di cui leggere le pagine, per cogliere subito le storie delle stampe, dei simboli dei messaggi che contiene. La sciarpa è un’immagine da guardare che coinvolge chi lo indossa, capace di trasmette emozioni in cui riconoscersi. “L’arte, internet, la strada aiutano a creare. L’arte rimane un punto di riferimento importante, è il nostro passato, la nostra storia. Internet è il presente che ha cambiato lo sguardo con cui vediamo il mondo. La strada invece sono i giovani, il futuro, quello che accadrà”. L’estetica di Monica Sarti nasce da una continua ricerca sotto il segno del desiderio, della passione.

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Togliere le frange e aggiungere poesia

Da cosa nascono i foulard, le sciarpe, gli scialli Faliero Sarti? Al centro della scena c’è l’eclettismo, la sensibilità di Monica Sarti, erede di un patrimonio di ricerca e creatività: l’azienda di tessuti che il nonno Faliero Sarti aveva creato nell’immediato dopoguerra e che divenne ben presto un punto di riferimento fondamentale del Made in Italy. In questo contesto una giovanissima Monica Sarti osserva, si incuriosisce, cresce. Rientrata dagli Stati Uniti nel 1988 dopo gli anni della formazione, Monica Sarti porta con sé le evocazioni delle avanguardie artistiche: dall’action painting all’espressionismo astratto, in cui partiture cromatiche si declinavano in imprevedibili texture. Da subito tutto questo si fonde con il retroterra di alto artigianato in cui era cresciuta. “Il reparto accessori in quegli anni era un comparto un po’ dimenticato. Decisi di dedicarmici sperimentando sulle fibre nobili per destrutturarle, alleggerirle, renderle più vissute. Tolsi le frange e aggiunsi poesia. Cominciai a vendere i primi foulard nel 2000”. Li comprarono i migliori negozi di Parigi e Milano. Tutto è cominciato così.

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